Non c’è. Ti cerco e non ti trovo, le mie gambe sono deboli per solcarti. L’aria fresca ancora non sa a te, piuttosto un autunno che non vuol andare via.
Lo sguardo si perde nel nulla, gente cammina freneticamente, le macchine corrono; io no, non posso. Ferma sotto un albero di fronte al ospedale, non è un granché.
Se ti facesti viva almeno goderei della tua compagnia, invece no, non ne vuoi sapere, restia sei.
Tua.
29 aprile, 2022.
