Quando ho bisogno di tornare con i piedi per terra, perché la testa è lontana anni luce, questo è il mio rifugio
Ancora
Non dico basta, perché ancora non finisce perché pese a tutto, ancora fiore sboccia germogli d'ogni sono lì pronti. Perché sempre torniamo sui nostri passi, su sentieri già battuti mile volte, avvolti di bruma che toglie il fiato e ci si sbaglia, ancora.
Non dico basta, perché ancora non è finita perché malgrado questo grigiore che ci avvolge e soffoca, resta quel poco di pensiero, se pur onnubilato, per riflettere.
Non dico basta, perché ancora non è finita si può percepire timidamente ancora, il cinguettio fremere al mattino.
Non dico basta, perché ancora non è finita perché c'è da piangere ma anche tanto per cui, vale la pena ridere a squarciagola.
Non dico basta, perché ancora non è finita perché ci sono infinite sfide d'intraprendere perché se non mi ci butto sarà stato un semplice forse.
Non dico basta, perché ancora non è finita finché ci sia aria da riempire polmoni, voce per canticchiare oppure urlare, occhi per vedere tutto, il bello, pure quello che no sopporti.
Ma, nel caso, il tempo si ostinasse con me, sarò io a dire la mia.
Stanca di sognare...
Ho trovato questo angolo di solitudine in mezzo a terre e oceani, tutti e due, traballanti, in mezzo a tutto ciò, ci siamo noi, esseri umani, nel bene oppure nel male.
Darò sfogo a miei pensieri, quelli che, non talvolta ma bensì quasi sempre, non gli materializzo per non ferire o creare disagio o addirittura offesa.
«I have a dream» come disse nel suo discorso tenuto da Martin Luther King Jr. il 28 agosto 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington.
È quando abbia la necessità o felicità o qualsiasi altro tipo di sentimento, sarò qui.
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