A rottoli

Quando ti svegli, apri gli occhi e volti lo sguardo verso la finestra sperando il miracolo, non solo di accontentarti di vedere la luce ma bensì desiderando con veemenza vorace di farti trafiggere con la lama affilata d’un soave raggio di sole. Infine non si chiede tanto.
Ipocritamente vedi in lontananza la sfumatura di una ristagna nebbia, dietro a lei, la colina immobile come mai, noiosa, spenta.


Più in qua, c’è ne di più ancora, alberi già germogliati a metà, fiori aperte a metà, tagliati d’un impalpabile e sferzante vento.
Dopo la rutina quotidiana, cerco di buttare giù qualche parola, motivi non mancano e penso, come sarebbe stato bello farlo fuori sul tavolino, con una sigaretta e un buon caffè, ascoltando le rondini che fanno un chiasso immenso, ma fanno compagnia comunque.


Invece mi son trovata dentro, davanti alla scrivania, caffè in mano, senza sigaretta, guardando una ostinata pioggia e senza più ricordare quello che volevo scrivere.
Forse mi prendo un registratore vocale…

Tua.
6 maggio, 2022.

2 pensieri su “A rottoli

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