Sei un paradosso immenso
Puoi mutare tutto e tutti, un attimo.
Puoi soffiare dolcemente, portare prezioso polline là dove serve.
Puoi dare una spolverata a cupe cime, con soltanto una tua carezza,
disegni figura delicata e ammorbidita.
Hai la potenza di alzare acque e decidere dove colpire talvolta con focosa veemenza, ma anche no.
Sei un paradosso immenso che ancor oggi a stento capisco.
Spazzi via dentro, l’infinito vuoto
Di tanto in tanto lo riempi, parole buttate all’aria raserenano.
D’acchito sparisci, assuefatta.
Tua
7 febbraio 2022.
