Di Frida la loka ( Lombardia)
Sorto come la fenice, dall’oscuro nulla e infame o dal fuoco amagliante e accogliente dell’universo.
Ho spalancato finestre, lenzuole scaraventate contro il muro ma… ossa e carne, sono troppo deboli ancora per disfarmene.
Successione infinita di fotogrami, pasato a colori, presente nero bianco, il futuro non s’intravede chissà, magari è più vicino di quanto pare, ragomitato, la giù, in un angolo dietro il lampione fuori.

Trascorrono le ore, il mio andare è affannoso e lento, direi affaticato e poco imbogliato.
Per oggi non ho molte aspettative, né fisiche, né mentali; quindi magro uso d’un mecanismo perfetto ( quasi)…
Tua.
25 novembre, 2022.
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Frida cara grazie 🌹❣️
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Sono io che ringrazia🙏🌷
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