Pubblicato da Frida la Loka, (IT-ESP)

Specchio(*),  di Guadalupe Grande.

Viviamo di fianco

camminiamo in punta di piede

Grazie a dio non resterà nessuno da
ricordare

in nome di chi sarà da dirimere la vendetta

Quando il tempo sfugge senza faccia dalle mani

Lasciando una polvere gialla sullo specchio

è necessario essere attenti.

Quando i giorni fuggono nascosti

sdegnando il nostro stupore

(Nel mentre, marcisce il grano nella balla di fieno)

è necessario essere prudenti.

Quando la vita si nasconde negli angoli

e non c'è cane da caccia che possa trovar la sua traccia

gentili accorriamo alle porte della paura.

Il bosco di certezze bruciò tre notti fa.

Ed io son venuta a proclamare

la brinata del dubbio.

(Traduzione di Frida la Loka)
(*) Questo titolo che ho dato in italiano fa riferimento al componimento, giacché la traduzione precisa di "azogue", sarebbe mercurio, tuttavia esistono variazioni secondo il contesto.
•Nella letteratura antica era nominato comunemente come l'argento liquido.
•È asocciata ad una malattia.
•Anch'esso è correlato alle macchie che si producono negli specchi usurati dal tempo, ecc.

Il bosco di certezze bruciò tre notti fa.

ed io son venuta a proclamare

la brinata del dubbio.

Foto personale. Foto portata: Guadalupe Grande, (Escritores.org)

Azogue, de Guadalupe Grande.

Vivimos de costado

pasamos de puntillas

Gracias a dios nadie quedará para recordar

en nombre de quién

habrá de dirimirse la venganza

Cuando el tiempo se escapa sin rostro de las manos

dejando un polvo amarillo en el azogue

es menester estar atentos.

Cuando los días huyen a hurtadillas

despreciando nuestro estupor

(mientras se pudre el grano en el almiar)

es menester ser precavidos.

Cuando la vida se oculta en los rincones

y no hay perro de caza que pueda hallar su rastro

solícitos acudimos a las puertas del miedo.

El bosque de certezas ardió hace tres noches.

Y yo he venido a pregonar

la escarcha de la duda.

(De El libro de Lilit. Ed. Renacimiento, 1995)

Biografia: Guadalupe Grande è nata a Madrid, Spagna, il 30 maggio 1965. Poetessa, scrittrice, critico letterario e curatrice di eventi e volumi. Laureata in Antropologia Sociale. Figlia dei poeti Felix Grande e Francisca Aguirre, ha pubblicato i libri di poesia: “El libro de Lilith”, Premio Rafael Alberti, 1995; “Renacimiento”, 1996 e “La llave de niebla”, 2003; il suo libro “Fábula del murciélago” ha ricevuto una menzione al premio Barcarola nel 1996. I suoi poemi sono inseriti in diverse antologie spagnole e ispano-americane: “Monografica sulla poesia femminile pubblicata dalla Zurgai Review (Vizcaya, Julio, 2004), 33 de Radio 3 (Calamar/Rne3, Madrid, 2004) Scrittura e voce -80 proposte poetiche dei venerdì della Cacharrería- (Comunidad de Madrid/ONCE, Madrid, 2001), Donna di carne e versi (La esferaliteraria, Madrid , 2001), Villaggio Poetico II (Ópera Prima, Madrid, 2000).

È stata ospite di Casa della poesia a giugno del 2008 e lo stesso anno degli Incontri internazionali di poesia di Sarajevo e nel 2015 tra i protagonisti di "La poesia resistente" a Casa della poesia.

Con la Multimedia edizioni ha pubblicato il volume "Mestiere senza crisalide".

È scomparsa improvvisamente il 2 gennaio 2021.
Fonti: Casa de la poesía.

Tua

24 ottobre, 2023

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