Ci troviamo in una festa di compleanno d’un amico. Uno direbbe, che c’è di particolare…
Insomma, sono parecchio confusa, tra musica disco, regeeton e rumori d’oggi che non riesco a capire, atenti, non quella d’una volta, ché per loro, quella odierna è buonissima come per noi era quella che ascoltavamo. Ma questa d’oggi, per me e tenete in conto la mia precarietà nel udire, è carente di ogni tipo di consistenza, parlo dai ritmi, e per non allungarmi troppo, ai contenuti, in sostanza, le parole.
Sono rimasta troppo indietro, oramai, all’epoca nella quale, quella che ritenevo una semplice ” canzone”, pure essa aveva un contenuto da sminuzzare e trarne un messaggio. E nel frattempo gli anni son passati, in queste ultime decade ci sono state grandi cambiamenti, non sarei in grado di dire se tutti sono stati positivi, un poco di fiuto mi dice in fondo, che non è andata proprio così.
Allora ci troviamo in una disgiuntiva assai complessa, soprattutto per quelli stremammente strutturati o fissati solo ad un tipo d’ideologia, il che genera rifiuto ed in conseguenza astio, verso un tipo di ” società ” che, dai più intransigenti, non viene nemmeno considerata e parlo puntualmente di persone che hanno deciso o capito che il loro sesso con il quale sono nati, non gli rappresenta agli adolescenti d’oggi, fino a quelli che arrivano, con vento a favore, a porto ” sicuro” scappando da orrori diversi ai nostri, perché, conveniamo, direi che non è un momento molto appagante dalle nostre parti.
Torno alla festa; tarda serata, dopo piscina, adolescenti e bambini ormai scarichi, caldo da scoppiare, e pioggia che non si fa viva…
Vengo ripagata nella mia resistenza; un amico francese
del festeggiato, sotto il mio sguardo vigile, cosa stava combinando con prese e cavi d’elettricità vari? Abbassa le luci, inizia a creare una certa atmosfera e infine apre un astuccio di misure importanti. Tira fuori un luccicante e splendido sax, ed inizia; ci ha deliziato e ha saputo, tramite questo magnifico strumento, osservando ognuno di noi agli ochi, ad evidenziare con diverse armonie, il nostro stato d’anima più profondo. Melodie ritmiche, altre un pò bohème, note da blues e non potevano mancare quelle del jazz.

Quindi, come dicono I ragazzi oggi… e… niente… è stata un fine serata fantastico. E non rassegnata ma bensì consapevole di dover convivere con la diversità che anch’essa, forse ha il suo perché.

Tua.
1 agosto, 2022.
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E sì, i tempi cambiano ma qualcosa d’intramontabile rimane e conquista anche i figli di questo tempo. Questo qualcosa si chiama bellezza, come le note che escono da un sassofono. Grazie di questo post, Frida 🌹🙏🌹
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Grazie a te per apprezzare. Anche se la bellazza, sembrerebbe scomparsa, bastano piccole cose e piccoli accorgimenti per apprezzarla.🌹
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Esattamente , Frida 🌹. Buona notte🙏
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Notte a te🌹
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