Tu, piccola.

Ti chini,
tra le crepe della pietra gelida,
mentre il mondo interiore ti ignora.

Non chiedi nulla,
solo un gesto,
un palpito, uno sguardo.

Che ne è stato della purezza?
Che profumo aveva quando era fiore prima di farsi polvere?
Che ne è stato di quel seme piccolo e semplice?

Silenzio — un’ombra statica,
una brina senza fuga,
l’eco pietrificato di qualcosa che non fu detto.

E tu, piccola,
continui a vivere,
radicata nell’abisso,
sfidando l’indifferenza dura e salda come uno scoglio.

Tú, pequeña.

Te doblas,
entre grietas de piedra helada,
Mientras el mundo interior te ignora.

No pides nada,
solo un gesto,
un pálpito, una mirada.

¿Qué fue de la pureza?
¿Qué aroma tenía cuando era flor antes de ser polvo?
¿Qué fue de esa semilla pequeña y sencilla?

Silencio — una sombra estática
una escarcha sin fuga
el eco petrificado de algo que no se dijo.

Y tú, pequeña,
sigues viviendo,
arraigada en el abismo,
desafiando la indiferencia dura y firme como un peñón.

Tua

15 luglio, 2025.

31 pensieri su “Tu, piccola.

  1. «Piccola» eppure è gigante la sua ombra,quella che scava nel gelido senza chiedere permesso. Respiro è la sua spada, silenzio la sua corazza. Mentre il mondo corre verso fuochi spenti, lei brucia a lento carbone, intatta. Forse la purezza non è mai fuggita: si è solo fatta sotterranea. Bellissima, complimenti.

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  2. Perseveranza nel caos, nella tempesta della vita. La figura che delinei è delicata quanto ostinata, una figura che si domanda quale fosse il suo profumo quando era un fiore (che immagine bellissima) e che finisce in quel silenzio stratificato, quasi abissale, dove “la piccola” continua strenuamente a vivere, a voler farsi notare.

    E ti fai notare “Piccola” Frida, in questo testo dove si sente bene anima e cuore. Bellissima.
    RiV

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