Matrice sommersa, di Frida la Loka

Poesia, (ITA-ESP).

Tremuli e sfuggenti
fili lapislazzuli, 
i tuoi occhi, 
la brezza d’un inverno 
tardivo 
sfiorò i petali eleganti 
di una camelia. 

Tela invisibile, il mio 
tocco, 
sorgente nascosta, 
il battito 
senza spazio, senza 
parole, senza voce, 
quando nacque. 

Malgrado il mondo fuori, 
si intrecciarono, 
si separarono, 
sussurri invisibili 
di un legame etereo. 

Echi di tessitura, 
echi senza rumore, 
risonanze mute 
nella matrice sommersa. 

Matriz sumergida, poema

Trémulos y huidizos  
hilos lapislázuli, 
tus ojos, 
la brisa de un invierno 
tardío 
rozó los pétalos elegantes 
de una camelia. 

Tela invisible, mi 
caricia, 
fuente oculta el 
latido 
sin espacio, sin 
palabras, sin voz, 
cuando nació. 

A pesar del mundo afuera, 
se entrelazaron, 
se separaron, 
susurros invisibles 
de un vínculo etéreo. 

Ecos de tejido, 
ecos sin sonido, 
resonancias calladas
en la matriz sumergida.

Tua

3 aprile, 2025.

12 pensieri su “Matrice sommersa, di Frida la Loka

  1. Gli echi di una matrice sommersa; penso che la matrice sommersa siano i ricordi che nonostante non chiamati emergono quei sussurri invisibili di un legame etereo.Bella la tua poesia e sentita nell’ Anima…Un abbraccio d’ affetto e sereno Pomeriggio 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻🥰🤗🌹🤍

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