Spogliati! Frida la Loka

Poesia, (ITA-ESP)

Spogliati.
Non fare il finto cieco.
Sai benissimo che quella pelle che porti addosso
non è più tua.

Era fatta di compromessi, di “va bene così”,
di notti in cui hai finto di dormire mentre ti divoravi da dentro.

Spogliati delle paure che ti sei inerbato come ortiche nel petto.
Non sono nobili, oramai non ti proteggono.
Ti paralizzano.

Come catene che non tintinnano, ma graffiano.
Spogliati delle chimere che ti sei venduto per non dover scegliere.

Del tempo che hai disperso a rincorrere chi non ti ha mai guardato davvero.
Spogliati, ché non sei fatto per vivere a metà.
Non sei un piegamento.

Non sei il silenzio che divora le parole.
Tu sei il battito che non ha mai lasciato parlare,
per timore che diventasse tempesta.
Spogliati delle assenze che hai chiamato amore.

Di chi ti ha detto “ci sarò” e poi ha fatto dell’oblio la sua dimora.
Spogliati di quel “sono a metà, non un intero” che ti sei tatuato nell’anima.

Spogliati, anima stanca, ché il tuo cammino non è finito.
Non sei dannato, nonostante tu abbia camminato tra le tenebre come chi discende l’inferno senza Virgilio a sorreggerlo.

Spogliati, ché ogni passo
che fai può essere redenzione.
Non serve il perdono degli altri, serve il tuo.

Spogliati.

E resta.
Crudo, vero.
Intero, vivo.

Despójate! Poema

Despójate.
No hagas el papel de ciego. 
Sabes perfectamente que esa piel que llevas encima ya no te pertenece.

Estaba hecha de compromisos, de “así está bien”, 
de noches en las que fingiste dormir mientras te devorabas por dentro.

Despójate de los miedos que te has sembrado 
como ortigas en el pecho. 
Ya no son nobles, ya no te protegen.

Te paralizan.
Como cadenas que no suenan, pero rasguñan.
Despójate de las quimeras que te vendiste para no tener que elegir.

Del tiempo que desperdiciaste 
persiguiendo a quien nunca te miró de verdad. 
Despójate, que no estás hecho para vivir a medias. 
No eres una inclinación.

No eres el silencio que devora las palabras. 
Eres el latido que nunca se dejó hablar, 
por miedo a convertirse en tormenta. 
Despójate de las ausencias que llamaste amor.

De quien te dijo “estaré” 
y luego hizo del olvido su morada. 
Despójate de ese “soy la mitad, no un entero” 
que te tatuaste en el alma.

Despójate, alma cansada, 
que tu camino no ha terminado. 
No estás condenado, 
aunque hayas caminado entre tinieblas 
como quien desciende al infierno 
sin un Virgilio que lo sostenga.

Despójate, que cada paso que das puede ser redención. 
No necesitas el perdón de los otros, 
necesitas el tuyo.

Despójate.

Y quédate. 
Crudo, verdadero. 
Íntegro, vivo.

Tua

3 settembre,  2025.

19 pensieri su “Spogliati! Frida la Loka

  1. Anche questa molto bella, complimenti.

    Un inno rivolto alla naturalezza e all’interiorità, per lasciar nuda la propria anima. Togliere gli ostacoli al sentimento, eliminare blocchi sociali, pregiudizi, barriere.

    Da leggere e rileggere, offre una carica pazzesca, per affrontare il giorno con la migliore versione di noi stessi.

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  2. Mi sono identificata tantissime volte con poesie o singoli versi di tanti poeti. Ogni verso, parola o immagine era ed è un vero e proprio “interrogatorio” sulla vita e sul vivere. La tua poesia è così, uno specchio che riflette l’esperienza e il vivere con grande enfasi su quanto devo (o devo) ricostruire ogni passo da ora in poi. La tua poesia è sempre intensa, Frida. Un abbraccio di pace.🍀

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    1. Sono versi di riflessioni, di introspezione su quello che siamo “di fronte a”, ma non vuol dire che sia, tante volte, ciò che veramente vorremmo per la nostra esistenza. Graditissimo commento il tuo, come sempre. Un abbraccio che contraccambio volentieri. 🙏🏼🌷

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