Cronache di Terra e Libertà, di Frida la Loka

Dialogo tra Storia e Memoria.

Storia: Camminavo tra le pagine ingiallite del tempo, quando il 12 ottobre mi chiamò per nome. “Scoperta”, dissero. “Conquista”, cantarono. Ma io vidi terre già vive, lingue che danzavano nel vento, volti che non cercavano padroni.

Memoria: Io ero lì, invisibile ma presente. Nel silenzio delle Ande, nel cuore del Río Grande, tra le lacrime di Tenochtitlán e le ceneri di Cusco. Non fu scoperta, fu interruzione. Un battito spezzato, un canto interrotto.

Storia: Eppure, per secoli, mi hanno vestita di gloria. Mi hanno fatto sfilare tra le bandiere, mentre i popoli originari scrivevano la loro resistenza sulla pelle della terra.

Memoria: Come a Gaza, dove ogni pietra racconta un nome, ogni bambino porta il peso di un cielo ferito. Palestina, sorella di tutte le terre negate, tu non sei solo dolore: sei radice, sei voce.

Storia: Il 12 ottobre oggi si risveglia. Non più come festa, ma come ferita da curare. In America Latina, si cambia il nome, si cambia lo sguardo. Si ascolta chi non fu mai ascoltato.

Memoria: E in Palestina, tra le rovine e le speranze, si continua a raccontare. Perché la storia vera non è quella scritta dai vincitori, ma quella che resiste nei cuori, che si tramanda nei sussurri, che sopravvive nei sogni.

Storia: Che sia il 12 ottobre, od ogni altro giorno, la verità chiede spazio. Non per dividere, ma per comprendere. Non per giudicare, ma per ricordare.

Memoria: Perché solo chi conosce il passato può costruire un futuro che non ripeta il dolore. E solo chi ascolta le voci spezzate può dare loro finalmente un canto intero.

Tua

12 ottobre, 2025.

18 pensieri su “Cronache di Terra e Libertà, di Frida la Loka

  1. Un componimento molto bello, il dialogo tra storia e memoria che rimane, anche se sotterrata. Tra una storia passata ed una memoria presente, che torna, quasi ciclicamente a parlare di ciò che non abbiamo risolto e delle basi sulle quali abbiamo fondato le nostre storie.
    Complimenti ☮️🙏

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