L’ultimo costume? Carnevale

A mio figlio

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Da molto tempo una delle molte cose che non faccio più è stirare i vestiti, solo il minimo sindacale quando circostanza richiede.
Inizialmente il motivo era fisico, avere in mano un'elemento di tanto peso, mi stravolge  i polsi, plurale, già, perché quando mi serve uso entrambe le mani, comodità.
Adesso oltre a quella motivazione si è aggiunto il disgusto di farlo e penso, perché?
Sostanzialmente lo si fa per gli altri, non ci giriamo in torno, inutile dire il contrario, vogliamo vederci gradevoli e ordinati a occhi altrui, e poi faccio il mio piccolo contributo all'ambiente.
Ieri, mi è capitato, ho dovuto usarlo, sembrerà un argomento banale paradossalmente, è stato per me un momento di riflessione, uno particolare però, guardavo l'indumento con i suoi colori sgargianti e satinati, cuciture scadenti, classiche dei costumi, tuttosommato, non male. E ho pensato, - stai crescendo, chissà sé sarà uno degli ultimi costumi carnevaleschi che indosserai e me ne rendo conto che cresci inesorabilmente e in fretta. Oramai ci sono regole "suggerite da parte sua", - mamma, non sono più un bambino, dì ragazzo...
Insomma ancora gli allaccio le scarpe, metto in ordine il bagno dopo la sua doccia, (sembra sia stato un temporale di quelli che rade al suolo tutto), e molto altro, anche se, non se ne accorge o fa finta... ma è il mio bambino è Harry Potter e così resterà nel mio cuore.

Tua

9 febbraio, 2024.

6 pensieri su “L’ultimo costume? Carnevale

    1. Cara Caterina, eppure abbiamo un rapporto amore – odio, tutto o niente, caratteriale come la mamma. E si credimi, è una fatica essere trovare degli equilibri tra tenerezza e severità. Grazie del tuo commento, buona giornata 🌷

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