Allucinazione, delirio o semplicemente incubo – di Frida la Loka

Racconto

Vagavo, dondolando in un corridoio stretto d'una casa a me sconosciuta, i muri erano coperti con della carta da parati consumati e ingialliti dagli anni. L'esterno dell'edificio non saprei come fosse, sempre stranita e confusa, senza sapere bene il perche della mia presenza lì. Ma non ero da sola, c'erano altre persone; giovane ragazze a dire il vero,  assomigliavano nelle mie movenze.

Vivevamo o sostavamo in quella casa disordinata e vecchia non saprei da quanto tempo, apparteneva a una signora anziana molto gentile e lenta nell'andare, con uno sguardo consapevole di cosa stesse accadendo.
La sua cucina particolarmente stramba,  arredata in parte anni '50,
l'altra a modo di laboratorio dello stesso periodo, il tutto molto spoglio, piastrellato in bianco, alcuni oggetti addirittura rivestiti da grossi teli in plastica, che a sua volta, erano sotto un velo di polvere e una minuta finestra cosparsa di vernice, anch'essa bianca.

C'è un fermo immagine il quale mi porta di fronte a un lungo viale cosparso di foglie color oro lucicante ai suoi lati, che un vento umido e freddo ha ammucchiato, le case oltre i marciapiedi avevano sembianze di posti abbandonati, fuori nessuno...

D'un tratto, sono in quella stanza, l'unica appertura dalla quale filtraba la luce era una finestra di dimensioni interessanti, le poche volte che guardavamo fuori, trovavamo un piccolo cortile, verde lussureggiante con quattro anziane dei capelli argentati, in costume da bagno su degli sdrai e in mano, ognuna un cocktail, parlavano e sorridevano.
-Strano! Pensai, perché dall'altra parte il tutto era d'un squalido grigiore.

Ancora una volta, sento un rumore profondo avvicinarsi, ogni attimo più vicino.
Un tonfo desta la nostra preoccupazione, guardo verso l'alto, il soffitto sparito, materializzo il presagio; un'aereo passa a bassa quota sopra le nostre teste.
Mi era molto chiara l'immagine perchè il velivolo sembrava volare a rallentatore, ricordo il suo grigio lucente, brillava e aveva una linea stilizzata ma leggermente tondeggiante.

Improvisamente, come quasi sapendo cosa dovessimo fare, andammo drite verso l'armadio, pigliamo quei pochi vestiti; dovevamo fuggire.

[...], tempo dopo, ci troviamo ad un tavolo a cena con persone importanti.
[...]

Secondo voi, come potrebbe finire?
Immagine: Pexels,Cottombro studio. Foto portata: Pexels, Pille Kirsi.

Alucinación, delirio o simplemente pesadilla, cuento.

Deambulavo, balanceándome en un corredor estrecho de una casa desconocida, las paredes estaban cubiertas con papel tapiz consumado y amarillento con los años. La parte externa de la estructura, no sabría como era, siempre extraña y confundida, sin saber porqué me hallaba allí. Pero no estaba sola, había otras personas; mujeres jóvenes, a decir verdad, se parecían en mis movimientos.

Vivíamos o estábamos allí en esa casa desordenada y vieja, no sabría desde hace quanto tiempo, pertenecía a una señora anciana muy amable y lenta en el andar, con una mirada lúcida de que estaba sucediendo.
Su cocina particularmente desconcertante , decorada en parte, años '50, la otra parte como si fuera un tipo de laboratorio del mismo período, todo muy desnudo, con azulejos blancos, algunos objetos protegidos con gruesas telas plásticas, que a su vez, estaban bajo un velo de polvillo y una pequeña ventana cubierta, esa también de pintura blanca.

Hay una imagen fija, la qual me lleva de frente a una larga avenida llena de hojas de color oro brillante, a sus lados, que un viento húmedo y frío ha amontonado, las casa más allá de las veredas parecían vacías, abandonadas, afuera nadie...

De repente, estoy en en esa habitación, la unica abertura de la cual filtraba la luz era una ventana de dimensiones interesantes, las pocas veces que mirábamos hacia afuera, veíamos un pequeño patio, verde exuberante, con cuatro ancianas con cabellos color plata, en traje de bagno sobre reposeras, con en mano, cada una un cocktail, hablaban y sonreían.
- Extraño! Pensé, porque del otro lado, todo era un escuálido grisáceo.

Una vez más, siento un ruido profundo acercarse, cada momento más cercano.
Un ruido ensordecedor, despierta nuestra preocupación, miro hacia arriba, el techo ausente, materializo la premonición; un avión a baja altitud pasa por sobre nuestras cabezas.
Me era muy clara la imagen, porque la aeronave parecía que fuera en cámara lenta, recuerdo que era de un gris resplandeciente, brillaba y tenía una forma estilizada pero ligeramente redondeada.

De pronto, como si supieramos wue debíamos hacer, fuimos derecho hacia el armario, aferramos la poca ropa; debíamos escapar.

[...], tiempo después estábamos en una mesa a cena con personas importantes.
[...]

Según ustedes, cómo podría finalizar?

Tua

15 dicembre, 2023

19 pensieri su “Allucinazione, delirio o semplicemente incubo – di Frida la Loka

Lascia un commento