Cassandra, di Frida la Loka

Poesia, (ITA-ESP)

Della guerra, un turbine
silenzioso uragano

specchio di polvere, un grido muto
la sua voce suplica,
brucia senza luce un gelido fuoco.

Cadaveri reietti, un cimitero
addormentate le città
oscillanti le strade.

Una piaga, in un oceano
traghetta ogni speranza, 
labirinto di verità e silenzio, la sua storia.

Senza essere amati, amori muoiono
senza rive senza fondo
nel baratro infinito.

Appassito nell'abisso, in cuori di pietra, grido che fu appello disperato, nessuno udì
nel mare di fuoco.

Torcia estinta, Cassandra, 
come stella cadente.

In un mondo morente, breve palpito di vita.

Casandra, poesía.

De la guerra, un torbellino
huracán silencioso.

Espejo de polvo, un grito mudo
su voz, suplica
arde sin luz, un fuego gélido.

Cadáveres desterrados, un cementerio
adormecidas las ciudades
oscilantes las calles.

Una plaga, en un océano
traslada cada esperanza,
laberinto de verdad y silencio, su historia.

Sin ser amados, amores mueren
sin orillas, sin fondo
en el infinito vacío.

Marchito en el abismo, en corazones de piedra,
rugido que fue llamado desesperado,
nadie oyó en el mar de fuego.

Casandra, antorcha extinta
brilla aún, como estrella fugaz

en un mundo moribundo, breve latido de vida.

Tua

2 aprile, 2025.

16 pensieri su “Cassandra, di Frida la Loka

  1. Ci tenevo a formulare in chiave “moderna”, ahimè, il mito e la punizione che la condenó, giacché, personalmente, mi sento la Cassandra odierna, nel mio piccolo, di fronte a cecità, di fronte all’evidenza. Apprezzo molto il tuo gradito commento caro Sil. 🙌🙏🏼

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  2. Una tragedia già l’esser Cassandra ed averci negli occhi tutto quel sangue, roghi, scoppi, rovine, urla e bestemmie di morenti… tutto per non esser nemmeno creduti, anzi dileggiati: perché non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere.
    Molto sentita grazie🌹

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