Non riccordo,  poesia di Frida la Loka, (ITA-ESP)

Forse, in una primavera di gioventù;
non ricordo l’ultima volta che è sbocciato,
quell'effimero sorriso  nello splendore dei miei ormoni.

Ricordi si intrecciano con verità,
frammenti di una ribellione abbandonata e dimenticata.

La malinconia sussurra in ogni foglia strappata dal suo ramo,
in ogni collina che d’inverno rimane spoglia.

In balia del mormorio della brezza gelida,
si aggira fino a farmi piangere in silenzio,
sotto il peso della notte eterna.

I miei sforzi si dissolvono
in carte bagnate, testimoni
di una solitudine immensa.

Non ricordo l’ultima volta che ho pianto dal troppo ridere.

No recuerdo, poesía.

Tal vez, en una primavera de juventud; no recuerdo la última vez que floreció, esa efímera sonrisa  en el esplendor de mis hormonas.

Recuerdos se entrelazan con verdades,
fragmentos de una rebeldía abandonada y olvidada.

La melancolía susurra en cada hoja que es despojada de su rama, en cada colina que en invierno queda desnuda.

A merced del bisbiseo de la brisa helada
merodea hasta hacerme llorar en silencio,
bajo el peso de la noche eterna.

Mis esfuerzos se disuelven
en papeles mojados, testigos
de una soledad inmensa.

No recuerdo la última vez que lloré por tanto reír.

Tua.

6 gennaio, 2025.

14 pensieri su “Non riccordo,  poesia di Frida la Loka, (ITA-ESP)

  1. Piangere dal troppo ridere è bellissimo…che cosa strane queste nostre lacrime…messaggere della gioia e del dolore ugualmente…mistero di quell’unica sorgente che batte il nostro tempo…

    Piace a 1 persona

    1. Caro Francesco, vorrei ringraziarti innanzitutto, per dedicare un po’ di tempo, a leggere le mie poesie. Quando si piange del troppo ridere, è il momento nel quale facciamo quel salto magico nel tempo, e torniamo bambini, non credi?

      "Mi piace"

Scrivi una risposta a Evaporata Cancella risposta