La colomba innamorata, di Frida la Loka, (ITA-ESP)

Una minuta colomba, di piume colorite,
amava l'elefante artista, imponente come la stessa terra.
Lui dipingeva i muri dei villaggi,
fiori e storie antiche,
tratti intensi, odor di colore,
come onde di una canzone vecchia.

Lei si posava su una casa azul,
sotto un cielo grande come il sogno,
scrutava la sua figura paziente e forte,
l'ampio pennello, mani gentili,
nei muri vedeva la lotta,
un rosso che gridava, speranza verde in fiore.

Accanto a lui sbocciavano cale bianche,
pure come promesse taciute,
sfiorate dalle sue mani attente,
come se ogni petalo parlasse di un amore,
e ogni fiore raccontasse il respiro
di quella terra calda, palpitante come un cuore.

Era un Messico, il profumo d'agave e polvere,
e in quel mormorio di colori e voci,
la colomba sapeva: che a suo modo lei combatteva,
con ali leggere e un cuore saldo,
tra cale bianche e ombre rosse,
tra cielo e terra, tra sogno e lotta.

La paloma enamorada, poesía.

Una paloma chiquita, de plumas coloridas,
amaba al elefante artista, imponente como la tierra.
Él pintaba los muros de los pueblos,
flores e historias antiguas,
trazos intensos, aroma de color,
como olas de una canción vieja.

Ella se posaba en una casa azul,
bajo un cielo tan grande como el sueño,
miraba su figura paciente y fuerte,
el pincel amplio, manos gentiles,
en los muros veía la lucha,
un rojo que gritaba, esperanza verde en flor.

A su lado brotaban calas blancas,
puras como promesas calladas,
rozadas por sus manos atentas,
como si cada pétalo hablara de un amor,
y cada flor contara el aliento
de esa tierra cálida, palpitante como un corazón.

Era un México, el perfume de agave y polvo,
y en ese murmullo de colores y voces,
la paloma sabía: que a su modo también luchaba,
con alas ligeras y un corazón firme,
entre calas blancas y sombras rojas,
entre cielo y tierra, entre sueño y lucha.

Carissimi, a tutti voi che mi leggete e talvolta scambiamo graditi pensieri, con questa poesia vi voglio salutare, vi devo lasciare per un po’ di tempo, la salute, ha suonato ancora una volta il campanello, spero tornare il prima possibile, quest’è  mio mondo, qui trovo conforto e serenità. Vi abbraccio forte.

Vostra

4 novembre, 2024.

26 pensieri su “La colomba innamorata, di Frida la Loka, (ITA-ESP)

  1. La nostra carissima Frida ci porta in un mondo fatto di simboli vivi, di creature che incarnano due forze opposte e inseparabili: la colomba leggera e l’elefante possente. È una poesia che vibra di un amore profondo e antico, un amore che va oltre il semplice sentimento e diventa radice, lotta, identità. C’è il Messico, così palpabile, fatto di agave, polvere, cale bianche e ombre rosse; è una terra che sembra respirare insieme ai due amanti, quasi fosse un terzo protagonista, sempre presente, sempre testimone.
    La colomba, “di piume colorite,” porta con sé una leggerezza che è tutto tranne che fragilità. Anche lei, con ali delicate e un cuore forte, combatte a suo modo. La sua lotta non è nei muri dipinti, ma nel volo, nel saper restare e osservare, nel riconoscere la bellezza del lavoro instancabile di chi si muove con la forza e la pazienza dell’elefante. C’è un rispetto profondo che lega questi due esseri, che nella loro diversità sembrano completarsi come il cielo e la terra.
    L’elefante, “imponente come la stessa terra,” è l’artista, colui che traccia storie e speranze sui muri dei villaggi, un creatore che trasforma il mondo intorno a lui, lasciando che la polvere, i colori e le ombre diventino parte del suo stesso corpo. La poesia ci suggerisce che ogni suo tocco è un atto d’amore, una promessa muta fatta di colore e forza. È come se ogni fiore bianco dipinto portasse dentro di sé un silenzio e una promessa che solo la colomba può udire e comprendere.
    La bellezza dei versi è nel riconoscere che il loro legame è nato non dalla somiglianza, ma da una tensione profonda tra forza e delicatezza, tra quiete e rivoluzione. Frida rende palpabile questo amore che non chiede di essere compreso ma solo vissuto, un amore che scorre come il sangue della stessa terra, tra grida di rosso e speranze verdi, tra cieli vasti e radici profonde.
    È una danza tra il sogno e la lotta, e mentre il Messico respira tra le righe, si avverte il battito caldo di un amore che non è solo di due cuori, ma di un intero popolo, di una storia, di una promessa.

    Frida, sei nel mio abbraccio, non temere nulla. A presto.

    Piace a 1 persona

    1. Carissima Nadine, sono piacevolmente colpita. Hai fatto praticamente una recensione della mia poesia. Sei riuscita a cogliere ogni piccola sfaccettatura, dai protagonisti stessi, passando per forti tradizioni, e un arcobaleno di sentimenti e simbolismi. Ti ringrazio dal profondo del mio cuore. Ti auguro un buon fine settimana. P.S: Sono “provisoriamente” tornata a casa. Grazie ancora. 🙏🍂🙂

      Piace a 1 persona

Scrivi una risposta a Nadine Cancella risposta