
“BUIO NEL BUIO”, una costante, un’ analogia con
Frida e il suo “CAOS DENTRO DEL CAOS”
Sinceramente, prima d'ora, non c'era molto da dire. Ho deciso di farlo adesso, per rispetto di chi potrebbe imbattersi in queste pagine un po’ burrascose.
Sono passati parecchi anni dalla persona che molti conoscevano — e che anch'io conoscevo.
È stato un salto nel buio, senza preavviso; una spinta inattesa; un foglio davanti a me che a malapena riuscivo a decifrare.
Più cercavo di comprenderlo, più la mia mente si faceva piccola.
Ventiquattro ore si dilatarono in un'eternità. In realtà furono mesi. Mesi che non finirono mai. E che, forse, non sono ancora finiti.
Con il passare del tempo, molte cose cambiarono — prima di tutto, colei che scrive.
A poco a poco, mentre cercavo di preparare la mia psiche all'idea che non si potesse più tornare indietro, i cambiamenti si susseguirono: nei tempi, nelle abitudini, negli umori, nelle condizioni e nelle situazioni che, ancora oggi, continuano a mutare.
Questo blog nasce in un periodo che potrei definire “buio nel buio”.
Una fase in cui la metamorfosi dell’io è stata ulteriormente bombardata dalla pandemia. Così ho deciso di cercare rifugio nella scrittura. Per non pensare. Per non affondare...
Tua
D'ora in poi.

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